Dal 6 settembre al 14 dicembre 2008
La mostra era imperniata su uno dei gioielli del ricco insieme di opere di Eugène Delacroix (1798-1863) al Römerholz, la rappresentazione del «Tasso in manicomio», eseguita dal pittore romantico francese nel 1839. Per la prima volta dopo più di 140 anni questo capolavoro incontrava la versione anteriore del tema, che Delacroix aveva dipinto nel 1824. Il raffronto tra i due quadri e il loro nesso con ventisei altri lavori selezionati di Delacroix hanno permesso di aprire lo sguardo su quest’opera-chiave della storia dell’arte. L’insieme di opere del pittore francese riunite attorno ai due ritratti del Tasso raffigurava in primo luogo altri personaggi importanti della letteratura e delle belle arti, il cui destino era stato tragico quanto quello del poeta italiano. Il disconoscimento del loro genio rifletteva per Delacroix la sua stessa lotta per una definizione della propria identità artistica, resa difficile dalle condizioni sociali generate dall’Illuminismo, dalla Rivoluzione e dalla Restaurazione.
Le opere esposte coprivano tutto l’arco della produzione artistica di Delacroix, trasmettendo così anche una visione d’insieme del lavoro del pittore. Grazie alla scelta dei quadri più intimi, di dimensioni piccole e medie, questa selezione assolutamente inedita è riuscita in particolar modo a svelare il processo creativo di Delacroix.
La mostra era accompagnata da un catalogo in lingua tedesca e inglese.